Il pericolo è qualcosa che avverti quando lo vedi, o quando lo senti. Puoi percepire, ad esempio, facilmente, che corri un pericolo a camminare al di sotto di un’impalcatura, in un luogo dove c’è scritto: “lavori in corso”. Siamo sempre stati abituati a concepire il pericolo come qualcosa di tangibile, ma in realtà, nell’era di Internet, non è più così. I rischi di internet sono invisibili e difficili da individuare al primo sguardo.
Se da un lato Internet ci ha cambiato la vita, rendendola più smart, dall’altro ci ha anche reso molto più vulnerabili. Lavoriamo, viviamo, facciamo shopping e addirittura costruiamo relazioni grazie ad internet. Ma quante di queste azioni sono realmente protette dai rischi della rete?
Il cyberbullismo o cyber risk, è qualcosa di cui sicuramente avrai sentito spesso parlare in questi anni.
- Ragazze che vengono minacciate per le foto che hanno condiviso con il fidanzato, che poi da ex è tutt’altro che amorevole;
- Acquisti online che sembrano l’affare del secolo, per poi rendersi conto dopo, che costavano poco, ma c’era il trucco. Ne sa qualcosa la doppia personalità della tua carta di credito;
- Corteggiatori apparentemente timidi che si trasformano in stalker professionisti.
Tutto questo è il cyberbullismo. Le opportunità e i rischi della rete sono molteplici. Ci sono vantaggi e svantaggi nell’essere cittadini del popolo virtuale, ma bisogna anche sapersi difendere.
Le assicurazioni questo lo hanno capito bene ed ora si parla di un mercato potenziale, per questo settore, di quasi 100 milioni di euro.
Rischi di internet e polizze assicurative contro il cyberbullismo: un mercato in espansione
Le previsioni sono molto chiare: entro il 2025 le polizze assicurative contro il cyber risk potrebbero superare i tre miliardi di euro. Il mercato delle assicurazioni per combattere il cyberbullismo è in espansione.
Questo dato fa pensare che i crimini informatici sono molto più in agguato di quanto si pensi.
Solo in Italia e solo nel 2017, sono state 16 milioni, le vittime del cyberbullismo.
Una constatazione preoccupante, che ci fa rendere conto di quanto sia diventato fondamentale ideare delle polizze assicurative ad hoc. Le compagnie assicurative, infatti stimano quasi 100 milioni di euro all’anno come valore, per la sottoscrizione di una polizza assicurativa contro i cyber risk.
Ma quali sono i casi più frequenti che le compagnie assicurative stanno cominciando a considerare?
- Cyberbullismo;
- Diffusione illecita di materiale personale;
- Diffamazione o minacce online;
- Casi evidenti di azioni stalker da parte di un individuo esterno alla famiglia;
- Offese gratuite rilevanti, sui social network, contro un personaggio noto;
- Utilizzo fraudolento di immagini e video, scaricati illecitamente dai social;
- Truffe legate agli acquisti online.
Se però, da un lato le compagnie assicurative stanno mostrando un certo approccio avanguardista, dall’altro sono molto ben chiare su quali sono i casi potenzialmente esclusi dalla copertura assicurativa.
I casi esclusi dalle compagnie assicurative:
- Se il cyber criminale o stalker è un membro stretto della famiglia, o anche un ex marito o ex fidanzato - chiaramente da valutare con attenzione;
- Se è l’assicurato a commettere un atto doloso;
- In caso di negligenza dei genitori, rispetto al controllo che dovrebbero esercitare sui figli.
Le compagnie assicurative però, sembra che stiano andando ancora oltre. Infatti si parla di dark web e di perdita dei dati. Le assicurazioni coprono i costi per il ritrovamento dei dati persi, ma non tutelano chi ha installato appositi software pirata sul computer.
Insomma, anche per ciò che concerne i rischi di internet, le compagnie assicurative si stanno organizzando. Il potenziale di guadagno è davvero alto, e se da un lato è un vantaggio, dall’altro è anche sinonimo di pericoli maggiori in vista.
Internet è sì un luogo di grandi opportunità, ma bisogna imparare ad usarlo con attenzione.