In un panorama in cui risulta sempre più influente l’informazione online a beneficio del singolo, si è verificato un interesse crescente, seppur modesto, per la tutela personale e dei propri cari. In tal senso, sempre più persone sono alla ricerca di informazioni riguardanti le polizze sanitarie.
POLIZZA SANITARIA: WELFARE SI?
Nelle compagnie assicurative il tema welfare si posizione come elemento fondamentale della strategia interna e oltre il 50% degli investitori lo ritiene indispensabile per lo sviluppo futuro del settore. Ciò è facilmente comprensibile dal momento che la vulnerabilità del singolo e dei nuclei familiari, in discesa tra il 2013 e il 2016, resta comunque ad un livello importante.
ALCUNI DATI REALI
Secondo una ricerca promossa dall’Ania, tre italiani su cinque hanno problemi economici: il 40,1% delle famiglie dichiara di avere alcune difficoltà ad arrivare a fine mese, il 13,3% molta difficoltà, e il 7,9% degli intervistati non riesce ad arrivare a fine mese. Ciò si esplicita in un dato che ben riassume la difficile situazione attuale. Il 16,5% delle famiglie non sarebbe in grado di far fronte a una spesa prevista importante, nell’ordine convenzionale di 700 euro. Questo porta anche ad una rinuncia ad un’eventuale visita medica che sia essa per controlli periodici programmati, controlli di prevenzione o visite più specialistiche.
Da una recente ricerca condotta da Nielsen emerge però un dato che fa ben sperare. Gli italiani che hanno utilizzato i siti delle compagnie dedicate alle polizze sono stati ben 4,8 milioni nel secondo trimestre del 2017, il 15% in più e una buona parte di questa porzione di popolazione ha ricercato contenuti informativi legati alla protezione individuale e della propria famiglia.
Nei prossimi mesi il dato sembra destinato a crescere poiché, secondo la stessa ricerca, 6 milioni di italiani attivi in internet dichiarano di avere tra i loro bisogni quello di tutelare se stessi e i propri cari. Nello specifico, ovviamente, prende il suo posto l’interesse per la stipula di una polizza sanitaria che, anche se non ai livelli sperati, è in rapida ascesa soprattutto dal momento che tra il 2005 e il 2015 la spesa sanitaria privata è aumentata di quasi 10 miliardi di euro, passando da 25 a 34,5 miliardi, e di questa appena il 13% è intermediata, il resto viene pagato direttamente dal paziente.
Molti non ricorrono ad una formula di polizza sanitaria per gli elevati costi del contratto, altri perché male informati. Per far si che più persone possibili si rendano conto degli effettivi benefit che una polizza sanitaria comporta è necessario un cambiamento nell’ambiente generale con una maggiore sensibilità per la prevenzione e per l’informativa generale dedicata a questo ambito.
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