CYBER RISK, TRA LUCI E OMBRE

CYBER RISK, TRA LUCI E OMBRE

Rischio informatico. Lo scorso luglio l’Ivass ha condotto un’indagine conoscitiva sui presidi degli intermediari tradizionali per la gestione delle informazioni e la prevenzione dei rischi informatici.
 
L’indagine è stata svolta sottoponendo un questionario di 20 domande a 2900 intermediare, di cui 200 broker e 2700 agenti, tramite le associazioni di categoria. Il quadro emerso rivela un discreto livello di consapevolezza sul cyber risk e sulla necessità di protezione dei dati della clientela.
 
Un dato positivo emerge dai risultati del questionario: oltre l’80% degli intermediari afferma di adottare presidi di base per fronteggiare il rischio informatico, principalmente attraverso l’utilizzo di password alfanumeriche, sistemi e reti protetti da accessi non autorizzati e periodici backup di dati.
 
Il rovescio della medaglia, però, è che solo il 20% degli intervistati adotta policy aziendali in materia di cyber risk e test anti intrusione, il 40% degli agenti ricorre a sistemi e strumenti di analisi dei rischi e solo il 22% fa rilevazione degli accessi non autorizzati.
 
Vi sono però ampi margini di miglioramento a favore di un rapido ed efficace processo di autovalutazione e di autocorrezione seguendo la prevenzione e la protezione dei dati. Sul primo fronte è necessario che gli intermediari adottino specifiche policy per il cyber risk e data protection, definite con le rispettive associazioni di categoria, da condividere con i propri collaboratori e dipendenti. È necessario anche che accrescano le conoscenze informatiche proprie e di tutto lo staff, destinando a questo aspetto una percentuale del monte ore biennale di aggiornamento professionale.
 
Sul piano della protezione dei dati, la raccomandazione riguarda l’innalzamento della sicurezza dei sistemi, il potenziamento del monitoraggio contro accessi non autorizzati, l’aumento della frequenza di test anti-intrusione e dei backup dei dati. Fondamentale risulta essere l’ampliamento del ricorso allo strumento assicurativo per la copertura del rischio residuo.
 
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