Il fatto
Marialuisa Poppiti, commercialista di Battipaglia, si è imbattuta di recente in un errore durante la trasmissione di dichiarazione IVA per conto di uno dei suoi clienti. Tale cliente era stato il destinatario di due avvisi di accertamento per un totale di €15.472,70.
A riguardo, si è espresso il tribunale di Salerno, ai danni della commercialista la quale, con la complicità della compagnia assicurativa a cui si affida, la Axa, dovrà risarcire tale somma. Solo 5 anni fa, nel 2012 vennero notificati a D.R.L. due avvisi d'accertamento dell'Agenzia delle Entrate per omessa dichiarazione IVA per €10.705,50 e di €4.777,20 per il periodo d’imposta 2006 e 2007.
All'epoca la consulente fiscale di D.R.L. era Marialuisa Poppiti che non aveva regolarmente portato a termine la dichiarazione dei redditi e Irap. La sua colpa si è espressa nel ritardo della dichiarazione IVA. L'avvocato Dario De Rosa, proprio per tale motivo, ha all'epoca aperto il contenzioso al Tribunale di Saletno per chiedere il pagamento della cifra dovuta, con in più gli interessi e la rivalutazione.
L'avvocato De Rosa fondava la sua tesi su un problema sorto in fase di presentazione di documentazione. Al momento del passaggio di consegne, il lavoro del commercialista da obbligazione di mezzi diventa obbligazione di risultato, e una mancata presentazione delle dichiarazioni è sua responsabilità e dunque è tenuto a risarcire il danno.
La controparte, rappresentata da Marialuisa Poppiti, difesa dall'avvocato Giovanni Grattacaso, contestava tale capo d'accusa affermando che il lavoro svolto dalla commercialista era stato portato avanti correttamente. Chiamato in causa anche Axa Assicurazioni, per dare fondamento a tale tesi, con cui Poppiti aveva una polizza assicurativa durante il periodo del contenzioso.
Chiamata in campo, l'agenzia assicurativa, si è resa protagonista di un "gran rifiuto", precisando che la richiesta di garanzia formulata non poteva essere accolta, perchè esterna a sinistri avvenuti in costanza di contratto.
La sentenza
Vediamo entrare in cmpo un'altra figura fondamentale del contenzioso, il giudice del Tribunale di Salerno, Cosimina D'Ambrosio, che rigetta infatti l'eccezione sollevata da Axa. Il giudice ha asserito che tale clausola, che esclude le richieste postume, appare immeritevole di tutela, in quanto attribuisce all’assicuratore un vantaggio ingiusto e sproporzionato senza contropartita. La clausola claims, con esclusione di richieste postume, riduce il periodo effettivo di copertura assicurative.
In merito alla prima questione invece, il nominato ctu, dopo un attento ed accurato esame della documentazione ha confermato che la sanzione di €15.472,70 sarà da attribuire al professionista incaricato al trasferimento della dichiarazione telematica.
Il giudice Cosimina D’Ambrosio ha accolto l’istanza presentata da D.R.L., rigettando la richiesta di inoperatività della garanzia assicurativa e conseguente carenza di legittimazione passiva avanzata da Axa Assicurazioni, e condannato Marialuisa Poppiti al pagamento della somma di 15.472,7 euro, oltre interessi legali.
La soluzione
Ad ogni commercialista, che non voglia incorrere in tali contenziosi e che voglia proteggere la sua attività professionale e il suo patrimonio, consigliamo la stipula di un piano assicurativo adatto alle proprie esigenze. A tal proposito i brokers di IGB srl offrono una consulenza gratuita per i professionisti, accurata, focalizzata sull'inquadramento della miglior soluzione assicurativa.