Brexit e compagnie assicurative: cosa cambia all'uscita dall'UE della GB per gli assicurati

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Brexit e compagnie assicurative: cosa cambia all'uscita dall'UE della GB per gli assicurati

Dal 23 Giugno 2016, momento storico in cui ha avuto luogo il referendum, con il quale i cittadini britannici sono stati chiamati a votare rispetto alla decisione di restare o meno nell’Ue, ad oggi, di complicazioni ce ne sono state, e tante.
 
L’uscita dell’Inghilterra dall’Ue - rinominata Brexit - non è cosa semplice e ne sa qualcosa Theresa May, che dalla presa in carica del suo mandato ad oggi, non ha avuto vita facile in questi ultimi due anni e mezzo.
 
La Brexit comporta un impatto piuttosto importante dal punto di vista economico e politico, sia per l’Inghilterra che per l’Ue. A lungo si è cercato di evitare che l’Inghilterra uscisse dall’Unione Europea senza accordo - no deal. L’Hard Brexit comporterebbe dei danni anche all’economia del nostro paese.
 
Si parla della diminuzione del Pil del 0,5% per l’Italia, un risvolto abbastanza negativo, se si pensa alla già critica situazione dell’economia Italiana. In questo panorama motivatamente allarmista, che posto hanno le compagnie assicurative inglesi e il loro futuro?
 
La maggior parte delle compagnie assicurative di grande successo in Italia, sono inglesi. In molti preferiscono stipulare polizze assicurative dai grandi nomi anglosassoni.
 

Brexit e compagnie assicurative: cosa succederà?
 
Se per l’economia si prevedono conseguenze negative, per le assicurazioni molto probabilmente la crisi sarà più arginabile.
 
L’Ivass - Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni - ha contattato le compagnie assicurative per chiedere loro di informare gli assicurati e gli intermediari, in merito ad ogni possibile cambiamento: dalla sede della compagnia assicurativa che viene spostata da un paese all’altro, ai dettagli burocratici più vincolanti, al trasferimento delle polizze da una compagnia all’altra.
 
Stesso l’Ivass rassicura, in un certo qual senso, il mondo del mercato assicurativo, specificando che dopo la Brexit, i cambiamenti non limiteranno o condizioneranno le coperture assicurative esistenti, né tanto meno l’importo dei premi. Chiaramente, ciò che andrà a creare un po’ di scompiglio sarà la legislazione nazionale.
 
In quanto alla chiusura di un contratto di assicurazione a causa della Brexit, ancora una volta l’Ivass, spiega che non è necessario farlo e che - addirittura - questa azione potrebbe risultare svantaggiosa per l’assicurato.
 
Le compagnie assicurative straniere in Italia sono quasi in maggioranza rispetto a quelle Italiane. Parliamo di grandi gruppi assicurativi, che hanno fondato dei veri e propri imperi nell’Unione Europea. Difficilmente questo mercato si lascerà affondare nel clima di negatività dell’economia post Brexit.
 
Solo in Italia, la maggior parte delle compagnie assicurative sono inglesi, si stima approssimativamente intorno al 38%. Di sicuro, però, dei cambiamenti li vedremo ed è per questo che molte compagnie assicurative inglesi, hanno già cominciato ad aprire altre sedi in altri paesi dell'Ue, come Lussemburgo, Irlanda e Belgio.
 
Le compagnie assicurative sono pronte a mantenere la continuità del loro operato - lo hanno comunicato ai loro clienti con una lettera personale.
 
C’è da avere paura con la Brexit? Le compagnie assicurative difficilmente lasceranno andare un giro d’affari così importante, per questo si stanno preparando a gestire qualsiasi problematica.