Continua a diminuire il numero di italiani che raggiunge la propria postazione lavorativa con i mezzi pubblici e aumentano, anche se di poco, quelli che la raggiungono a piedi.
Questi sono i trend che emergono da un’analisi dei dati Istat 2017 circa gli spostamenti degli italiani che si recano a lavoro.
L’interesse in questo campo è giustificato dal fatto che proprio gli spostamenti casa-lavoro restano tra le principali cause della generazione di traffico e quindi di inquinamento.
Secondo il, ministero dell’Ambiente, ad occuparsi della mobilità casa-lavoro dovrebbe essere il mobility manager, il cui compito dovrebbe essere quello di elaborare un piano finalizzato alla riduzione dell’uso dei mezzi di trasporto individuale.
A distanza di qualche anno dalla creazione del ruolo del mobility manager è il caso di chiedersi se gli obiettivi che ci si proponeva di raggiungere con l’istituzione di questa figura professionale siano stati raggiunti, almeno in parte.
I dati che emergono dalle rilevazioni Istat non indicano un andamento corretto verso la mobilità sostenibile. Un dato positivo, però, è quello che vede in aumento, anche se leggero, il numero di italiani che raggiunge la posizione lavorativa a piedi: tra il 2008 e il 2016 la percentuale di pedoni è passata dall’11,1% all’ 11,4%. Le regioni in cui c'è la maggiore percentuale di lavoratori che vanno al lavoro a piedi sono Campania, Puglia e Trentino Alto Adige
Il restante si reca sul luogo di lavoro utilizzando mezzi di trasporto, soprattutto l’automobile, utilizzata abitualmente da circa due terzi dei lavoratori.
I dati Istat dipingono quindi una fase di cambiamento caratterizzata da maggiore attenzione all’impatto ambientale dei mezzi di trasporto utilizzati, nonostante l’auto privata la faccia ancora da padrone. Oggi, però, ci sono diverse opportunità anche per gli automobilisti per ottimizzare l’uso dell’automobile, rendendolo più economico e più ecologico.
Uno strumento importante che può aiutare la società a raggiungere questi obiettivi è la tecnologia. Grazie alla disponibilità di applicazioni e programmi dedicati è possibile, come già sta accadendo, implementare pratiche come i viaggi condivisi, aumentati del 177%.